Il vangelo ci ha parlato di un evento misterioso: «Il Cristo non è qui. È risuscitato dai morti». Esso non viene descritto, non viene raccontato, viene soltanto proclamato. […] ma questo mistero irrompe nella nostra storia per la potenza amorosa di Dio, che crea e ricrea la vita. (Carlo Maria Martini)
Riportiamo il testo degli Auguri che ci sono pervenuti dal Congo, dal nostro caro don Maurizio, sacerdote fidei donum, originario di Besozzo, particolarmente legato alla nostra Comunità tramite mons. Emilio Patriarca.
« Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? » (Salmo 22). Con tutta onestà, di tutte le parole dette da Gesù durante la sua passione, pensiamo che possano essere proprio queste quelle che il popolo congolese (e, purtroppo, tante, troppe altre persone nel mondo, oggi!) ha più ripetuto in questi ultimi giorni, settimane, mesi e forse anni. Parole che dicono tutto il dolore e la sofferenza portate e sopportate a causa della guerra nell’est, della povertà, delle ingiustizie, della corruzione, dei tradimenti, delle violenze e di tante altre cose che rendono spesso il cammino della vita, una vera e propria « via della croce ». Parole che, lo ammettiamo, ogni tanto, sono state anche le nostre: questa mattina, per esempio, abbiamo scoperto che questa notte, a poche decine di metri da casa nostra, una bambina di 9-10 anni é stata uccisa (dopo essere stata probabilmente violentata) e abbandonata al lato della strada. Forte, ogni tanto, é la tentazione di dire « basta, é tutto inutile! » e quindi di rimetterci in strada, col « volto triste » per ritornare a Emmaus. Forte la tentazione di chiuderci nel « nostro » Cenacle, così come gli apostoli impauriti si erano rinchiusi nel loro Cenacolo dopo la morte del loro Maestro. Forte la tentazione di non credere che qualche cosa (o meglio Qualcuno) possa cambiare questo presente in un futuro migliore. Ma poi…poi, per Grazia, c’é sempre qualche cosa che ti fa alzare lo sguardo, Qualcuno che ti chiama per nome e che ti incoraggia ad andare avanti. Qualcuno che ti dice « Pace a voi! » e che ti invita a « non cercare tra i morti Colui che é Vivo ». Qualcuno che porta su di sé i segni della sofferenza e della morte ma che ti chiede ancora di seguirlo e di raggiungerlo. Qualcuno che ti chiede « mi ami? » cioè, sei disposto ancora ad amarmi nonostante tu abbia visto che nella vita la croce c’é, e spesso é molto pesante, ma NON ha più l’ultima parola? Se anche noi, come Pietro, con tutte le nostre sofferenze, con tutti i nostri limiti, con tutti i nostri tradimenti e peccati, avremo la fede e il coraggio di rispondere « Signore, tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene! » allora, anche noi, potremo dire di essere entrati nella luce nuova della Pasqua del Signore, quella luce che é in grado di illuminare anche quelle tenebre che oggi sembrano voler avvolgere questo nostro Mondo.
E allora, insieme, si ricomincia, si riparte, fidandoci di Colui che « ci ha amato sino alla fine ».
Buona Santa Pasqua!
AccompagnIamo le sue parole con le immagini della Via Crucis del Venerdì Santo che si è tenuta, molto suggestivamente, tra le case ed il chiostro di Voltorre.