Fare bene il bene

Abbiamo chiesto a don Maurizio di spiegarci l’importanza per la nostra Comunità dell’incontro voluto per rilanciare la Caritas.

Una Comunità cristiana deve avere particolare cura per l’esercizio della Carità.  La Caritas non può essere affidata semplicemente alla buona volontà di qualcuno: la Carità deve riguardare tutta la Comunità! Per questo ci vuole un’équipe di persone che lavorino insieme.

La Carità non è solo fare ‘Opere di carità’ ma animare un’intera Comunità, ponendola in dialogo con la Società civile, con gli altri Enti e con le Istituzioni del Territorio. Quindi ritengo  sia importante l’incontro con il dottor Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, chiamato proprio per aiutarci ad impostare questo percorso, che vogliamo intraprendere non già come singole parrocchie, ma come Comunità pastorale.

Per il lavoro che la Caritas deve svolgere ci sono già volontari preparati, che  negli anni scorsi hanno svolto un notevole lavoro nell’ambito dei Centri di ascolto. Tuttavia mi piace poter pensare che  questo impegno venga esteso a tutti e che tutti possano sentirsi Caritas, anche senza averlo scritto sulla maglietta. Cosa voglia dire esattamente questo ce lo chiediamo e martedì sera saremo aiutati da Gualzetti a dare una risposta. Non mancheranno comunque anche altre occasioni per farlo.

L’altra cosa che mi piacerebbe realizzare è fare rete con il Banco di solidarietà alimentare, i gruppi Caritas delle altre parrocchie del decanato e di Varese, realtà di cui sentiamo l’influenza e che certamente non possiamo ignorare.

Per come ho seguito la Caritas negli anni in cui ero a Varese, ritengo infine che si debba evitare il rischio dell’assistenzialismo, di  fidelizzare gli assistiti. Dobbiamo promuovere la persona, inserirci nel momento del bisogno, favorire tutte quelle possibilità di incontro, di relazione e di opportunità che possono permettere ad una persona o a una famiglia di uscire da un momento di stallo o di difficoltà, affinché possa riprendersi e camminare con le proprie gambe. Un obiettivo alto, che dobbiamo perseguire agendo in stretta correlazione con i servizi sociali. Anche in questi giorni ho incontrato gli assistenti sociali. Anche i nostri volontari del gruppo d’ascolto hanno incontrato i responsabili dei servizi sociali sia di Gavirate sia di Comerio, proprio per capire come interagire nei confronti delle persone che vengono a chiedere un aiuto.

Ho detto e scritto in più occasioni che nessuno ha mai avuto intenzione di chiudere la Caritas. L’intento nostro è piuttosto quello di rilanciarla affinché possa fare bene il bene: la Caritas deve essere quel che deve essere, perché non basta fare il bene o gloriarsi di aver fatto qualcosa di buono. Il bene bisogna farlo bene!

don Maurizio