«Appena tagliato il traguardo il mio telefono ha iniziato a squillare – commenta il sindaco di Bardello Luciano Puggioni – La gioia era incontenibile. Un po’ ce lo aspettavamo. Questa atleta, caparbia e determinata, una bravissima ragazza, ci ha abituato a risultati così importanti. Prima il mondiale, poi l’europeo e ora l’oro olimpico. Un oro di cui si sentiva la necessità. Aveva iniziato come timoniere perché era minuta: ma la sua determinazione e la forza di volontà l’hanno portata fino al gradino più alto del podio. Oggi, per Bardello, è un giorno di festa. Spero che questa vittoria possa ispirare altri ragazzi giovani a credere nello sport e nei propri sogni».
Il loro è un oro storico, ed è corretto rammentarlo, il primo del canottaggio italiano femminile all’Olimpiade, ventun anni dopo il trionfo del quattro di coppia a Sydney 2000.
“Sapevo che sarebbe stata durissima – ha detto Valentina -, ma Federica è stata bravissima a gestire la gara”. “Adesso posso dire di essere in pace – l’opinione a caldo riportata dal Corriere da Federica -, questa medaglia arriva come una liberazione”.
Federica, che si appresta a compiere 25 anni il 2 agosto, è alla prima esperienza olimpica. E, guarda caso, si è laureata in Scienze Politiche con una tesi sui Giochi Olimpici.
«È stato Giovanni Calabrese – racconta il presidente della canottieri Gavirate Ongania – il primo a rendersi conto del potenziale incredibile di Federica e ha chiesto alla Canottieri Gavirate di mettere in campo tutto per farla crescere. Da lì è iniziato un percorso che l’ha portata a migliorare tramite un percorso qualitativo tecnico e mentale. Abbiamo investito su di lei, ci abbiamo creduto e questo ci ripaga di tutto».