un libro che racconta dieci storie di sogni e speranza – per un San Valentino davvero speciale
Sì, dieci storie di dieci pagine l’una per raccontare 10 anni di attività del Club L’inguaribile Voglia di Vivere, che deve il suo nome ad una frase del medico, malato di Sla, Mario Melazzini, che un giorno, in un’intervista, ebbe a dire che di inguaribile aveva soltanto la vita.
ll Club è nato con lo scopo di difendere e diffondere il valore della vita, sempre e comunque, in qualunque condizione essa sia, con un’attenzione particolare per i malati e i disabili (in primis i malati di Sla), ma anche per gli anziani e le persone sole, che si prefigge di aiutare con progetti periodici e assistenza.
Una persona non perde “valore” in base alla sua condizione, ma resta l’espressione più alta, ancorché misteriosa, di un’umanità degna di essere accudita da una responsabilità affezionata.
Dalla fondazione il Club ha messo in piedi 88 progetti, aiutando a realizzare i sogni di 40 persone, portate a Lourdes, in crociera o allo stadio oppure a conoscere i propri idoli musicali come Zucchero o Fedez. Ora, dopo 10 anni di attività, l’associazione ha deciso di festeggiare questo importante traguardo con la pubblicazione del libro Innamorati della vita, di Massimo Pandolfi.
Il volume, presentato alla Camera dei Deputati a Roma e all’auditorium di Illumia a Bologna, è uscito il 14 febbraio, data scelta non a caso: “San Valentino è la festa degli innamorati – scrive l’autore -, e noi portiamo le storie di 10 innamorati della vita”. Ma Il titolo Innamorati della vita può essere letto anche come un imperativo gentile, un’esortazione, una carezza, per aiutare queste persone a superare i periodi più difficili delle loro vite.
Protagonisti sia a Roma sia a Bologna anche Cristina e Guglielmo, Chicchi & Gully per gli amici di Gavirate, che hanno raccontato la loro meravigliosa storia d’amore e di vita. “Mi reputo l’uomo più fortunato del mondo – continua a ripetere Guglielmo – perché ho conosciuto Cristina, perché l’ho sposata, perché continuo a viverle a fianco. Faccio fatica? Certo che faccio fatica, non mi vergogno a dirlo. E ho bisogno di aiuto. Il bello è che ho trovato un mare di aiuto attorno a noi.” Sì, un popolo che accompagnandoli urla “La malattia è brutta, ma la vita è bella”, come è accaduto alla Varese Lake Marathon, cui Cristina ha preso parte in carrozzina, spinta dal marito, dai genitori, dai parenti e da una folla di amici. Anche Cristina vorrebbe urlarlo, ma non le è possibile neppure sussurrarlo. E allora lo scrive, con l’ausilio di un comunicatore: “Sempre, negli anni, ho potuto apprezzare la grandezza del creato, oltre alla preziosità della compagnia degli amici. Che grazia!” E aggiunge: “La tentazione di dire basta talvolta viene! Basta al dolore, basta all’insofferenza per la posizione del corpo, mai ottimale, basta a far soffrire le persone care vicine […] Ma chi sono io per dire questi «basta»? L’amore delle persone care e di mio marito […] mi spingono ad andare avanti con forza e piena di speranza contro tutti i «basta»!”.
Strepitosa anche la testimonianza offerta da Tony e Simona, affetti da sclerosi multipla, che proprio grazie alla malattia si sono conosciuti, innamorati e infine convolati a nozze. Esordisce Tony: “Non posso fare tutto ma faccio tutto quello che posso, con l’aiuto di Dio e con l’amore di chi ci è vicino”. Spiega Simona, toscanaccia irresistibile: “La vita non la eviti prima o poi ci impatti: può essere la malattia, un lutto o la perdita del lavoro. Ma sta a noi decidere chi vogliamo essere a partire da quello che ci è successo. L’amore è il senso che ci fa mettere giù i piedi la mattina e l’amore non è qualcosa di generico, ma ha un nome proprio. E quando c’è la grazia di quel nome accanto a noi tutto diventa possibile. Il vero inferno non è la malattia, ma la solitudine. Per questo è importante stare vicino ai malati, perché è la presenza che dà il senso e la capacità di affrontare tutto”. E scrive: “Le batoste arrivano per tutti, ma se sei amato trovi la forza per affrontare qualunque situazione. Gesù era in croce, sotto la croce c’era Maria. Cosa faceva? Stava lì. Cristo è morto lo stesso, ma lei c’era. Cambia tutto quando qualcuno c’è, sta lì con te”.
F.A.F.
Sul prossimo numero di in Cammino, in uscita per Pasqua, il racconto dettagliato dell’evento che ha visto protagonisti Chicchi & Gully. Il libro Innamorati della vita, può essere acquistato presso Ninnamamma Più a Gavirate, via Garibaldi 91.
https://www.chiesadigaviratecomerio.it/wp-content/uploads/2020/02/copertina.jpg14641000Parrocchia-editorhttps://www.chiesadigaviratecomerio.it/wp-content/uploads/2017/04/logo4-300x91.pngParrocchia-editor2020-02-15 18:31:032020-02-15 18:43:06INNAMORATI DELLA VITA