UN POMERIGGIO DI CONDIVISIONE SULLE SORTI DELL’ORATORIO DI GAVIRATE

Da tempo l’oratorio di Gavirate richiede una ristrutturazione per essere più adeguato alle mutate esigenze pastorali, ai cambiamenti del nostro tempo e ai bisogni dei ragazzi di oggi, alla sostenibilità ambientale, economica e energetica. Ora con l’arrivo del nuovo parroco don Marco Casale riprende slancio questo processo di ristrutturazione. Perciò il Consiglio pastorale si è aperto a tutta la Comunità  nell’assemblea del  9.02.2025, perché il processo di trasformazione sia il più possibile condiviso e possa esprimere le istanze del popolo di Dio in cammino.

Dopo una breve presentazione degli scenari futuri sul continuo calo demografico, sulle prospettive di un numero sempre più ridotto di  vocazioni sacerdotali e di famiglie che richiedono i sacramenti per i loro figli, di fronte ad una popolazione residente sempre più anziana, siamo stati invitati a pensare al futuro in positivo, a quali possono essere i bisogni più importanti a cui l’oratorio potrà rispondere con proposte efficaci e quali figure educative e gestionali potranno essere impiegate.

La creatività dei presenti si è espressa nell’ipotizzare iniziative di formazione spirituale, pedagogica  e culturale,  proposte di trasmissione della fede accattivanti, sia per giovani sia per adulti, anziani e famiglie, accoglienza di persone in difficoltà, in modo che l’oratorio possa essere gradualmente trasformato in un Centro Pastorale, multifunzionale, con la presenza di laici volontari e professionisti, disposti a cooperare e ad assumersi la responsabilità di una gestione condivisa. A tal fine sarà necessaria una collaborazione e progettualità allargata con la società civile, con l’Amministrazione Comunale e con le Associazioni del territorio, che già concorrono al bene comune, favorendo uno sguardo  d’insieme verso la creazione di una comunità educante, ovvero una rete solidale che permetta il superamento di individualismi, solitudini e fragilità dilaganti.

Questo anno 2025 sarà dedicato a un tempo di discernimento, per arrivare a un progetto pastorale il più possibile approfondito e condiviso. Il 2026 e 2027 saranno anni dedicati all’avvio del progetto pastorale e alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione.