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RAPPORTO CON LE FAMIGLIE D’ORIGINE
BENESSERE IN FAMIGLIA:
i RAPPORTI delle FAMIGLIE D’ORIGINE
con la NUOVA FAMIGLIA
di Rosangela Carù
Anticipiamo alcuni spunti di riflessione, in vista dell’incontro che il 2 ottobre p. v. si terrà presso il nostro Oratorio, in via Marconi 14 a Gavirate, dedicato al rapporto tra la famiglia dei giovani sposi e le famiglie di provenienza. In allegato informazioni e invito.
Incontro per i Genitori dei futuri Sposi, alla presenza dei figli che sono prossimi al matrimonio. È un incontro che vuole essere un’opportunità, per comprendere ruoli e compiti che riguardano la vita familiare della nuova coppia e delle rispettive famiglie d’origine. Si devono preparare i futuri sposi alla vita di coppia, ma si devono preparare anche i genitori ad essere futuri suoceri. Non si finisce mai di imparare…
Il matrimonio è un viaggio tra legami e distacchi
Il Card. Tettamanzi, qualche anno fa, nel percorso pastorale della Diocesi (”L’amore di Dio è in mezzo a noi”), scriveva: “La famiglia è il luogo dei più profondi legami e insieme dei più profondi distacchi. I legami e i distacchi rappresentano la legge dell’amore e della libertà. In una famiglia si devono coltivare questi fortissimi legami che permettono di rendere solide le radici nella vita, di trasmetter la fede e di insegnare l’amore”. Legami e distacchi: due parole da ricordare!
Legami
La prima parola: legame = relazione, cioè il vincolo tra due o più persone. Il modello per le nostre relazioni è la Trinità…… La prima esperienza di relazione si fa in famiglia, perché la famiglia è un sistema di relazioni. In particolare, la relazione coniugale avviene con il matrimonio che è un evento critico, cioè un evento di grandi cambiamenti E’ necessario sottolineare la relazione tra la giovane coppia e le rispettive famiglie d’origine.
Distacchi
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Il matrimonio è un passaggio generazionale. Non comporta, infatti, solo l’unione di due persone, ma anche l’incontro di due storie familiari. Non ci si sposa mai in due: si sposano due figli di due famiglie. Anche se le famiglie di origine non sono fisicamente presenti, anche se si ha voglia di costruire un proprio spazio di coppia, allontanandosi un po’ dalle famiglie di origine, dobbiamo essere consapevoli che i genitori emotivamente e psicologicamente sono presenti.
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La capacità di distinguersi come coppia dalle coppie delle proprie famiglie influenza la relazione coniugale. L’Unità nella coppia è una risorsa fondamentale per il proprio legame coniugale.
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In genere, quando i figli si sono appena sposati prevale una dinamica di allontanamento tra le due generazioni e di marcatura dei confini da parte della giovane coppia. Questo è funzionale all’identità di coppia, ma non è infinito. Quando tale identità si è affermata, nelle fasi successive si assiste a un riavvicinamento tra le generazioni, che può evolvere verso un’interdipendenza. Le famiglie d’origine rappresentano una preziosa fonte di supporto anche quando nascono i figli.
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Rinnovare il legame con le famiglie di origine prevede, poi, il raggiungimento di un giusto equilibrio verso la propria famiglia di origine e verso la nuova famiglia (quanto tempo dedicare al coniuge e quanto ai miei genitori) con priorità di quella coniugale su quella intergenerazionale.
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L’equilibrio tra la nuova coppia e la famiglia d’origine ha un versante “incrociato” relativo a come marito e moglie entrano nella famiglia dell’altro.
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Meritano una parola anche i rapporti tra le rispettive famiglie d’origine.
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Spesso per i genitori l’uscita di casa dei figli e quindi il cosiddetto “nido vuoto” coincide con grossi cambiamenti personali. “Un padre e una madre sono chiamati ad assomigliare a Dio anche in questo: danno la vita, non per trattenerla; hanno dei figli, ma per lasciarli partire, per incoraggiarli a essere uomini e donne che vanno per la loro strada, senza insinuare la nostalgia di una vita protetta e servita. L’amore di un padre e di una madre spinge i figli nella vita, nella responsabilità di inventare il futuro del mondo. Preferiscono il disegno di Dio al proprio: si compia, in questi figli, la tua volontà!” (cfr. Card. Martini “Il Padre Nostro in famiglia “ Centro Ambrosiano, 1998 ) Infatti la Genesi dice: “ Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.“ Gen. 2, 24 E’ Parola di Dio! E ci invita a riflettere….