La festa della Natività di Maria, martedì 8 settembre, ha visto la nostra comunità radunata in Largo don Tiziano Arioli, davanti a all’edicola di Maria bambina, per la celebrazione dell’Eucaristia. In quella serata abbiamo voluto esprimere in modo particolare la nostra gratitudine al Signore e a tutte quelle persone che durante il tempo più difficile dell’epidemia si sono prodigate nel loro impegno lavorativo o volontario per il bene di tutti, specialmente di coloro che sono più fragili e in difficoltà.

Insieme ai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Gavirate e di Comerio, erano presenti le delegazioni della Croce Rossa Italiana, Comitato Medio Verbano, della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine, i responsabili e gli operatori delle nostre Case di Riposo, i volontari delle Parrocchie e delle Associazioni di Gavirate e di Comerio. Abbiamo voluto ricordare anche tutti gli operatori del Mondo Sanitario, dai medici, agli infermieri, agli operatori socio sanitari. La solidarietà che si è espressa nel coltivare il “buon vicinato”, nel prestare attenzione nelle relazioni più quotidiane alle persone che ci stanno vicine, parenti, amici, conoscenti, deve essere un’eredità preziosa e da coltivare.

Ci ha onorati della sua presenza, presiedendo la celebrazione eucaristica, S. Ecc. Mons Giuseppe Vegezzi, Vicario Episcopale per la nostra zona pastorale di Varese e ordinato Vescovo Ausiliare di Milano lo scorso 28 giugno in Duomo dall’Arcivescovo Mario Delpini. In mattinata aveva partecipato al pontificale di Maria nascente, dove è stata presentata la Lettera Pastorale per il nuovo anno dal titolo “Infonda Dio sapienza nel cuore”. Mons. Vegezzi nella sua omelia ha messo in evidenza anche il sottotitolo ‘ironico’ della lettera: “si può evitare di essere stolti”. L’impegno di tutti sia davvero quello di affrontare la situazione presente non con stoltezza ma con lo sguardo che suggerisce Delpini: “gli amici, se hanno una meta comune e si sostengono a vicenda con purezza di cuore e con intensità di affetti, sono invincibili”.

Don Maurizio