Festa della SS. Trinità anno 2017
Domenica 30 maggio è la Solennità della SS. Trinità. È la festa della “patronale” della nostra Comunità pastorale.
Cade in un periodo caratterizzato da una parola che suona quasi magica: “riaperture”. Riaprire è il desiderio di tutti e ha molteplici significati. Vuol dire potersi incontrare, coltivare amicizie che in questi mesi sono state sacrificate da limitazioni, coprifuoco e timori per la salute propria ma ancor prima degli altri. Riaprire vuol dire ridare slancio al sistema economico, sul quale però dovremo fare prima o poi qualche seria riflessione, proprio alla luce di quanto è accaduto da inizio 2020 ad oggi. Riaprire significa, per chi se lo potrà permettere, fare vacanze, fare delle feste per le ricorrenze famigliari pur mantenendo le dovute attenzioni, perché si sa che la prudenza non è mai troppa.
Tuttavia non dobbiamo dimenticare che una sorta di ripartenza ce l’eravamo data anche un anno fa’ e poi siamo tornati a rinchiuderci in casa. Sicuramente per il nostro territorio e anche per la nostra comunità la seconda e la terza ondata della pandemia hanno portato nelle nostre case tanta sofferenza. Quindi senz’altro ci auguriamo di “riaprire” ma dobbiamo farlo con grande rispetto verso chi non c’è più e verso chi si è speso con il suo impegno lavorativo o di volontariato per alleviare le sofferenze e cercare di rimediare al male provocato dalla pandemia.
Sicuramente dobbiamo “riaprire” ma facendo attenzione affinché “nessuno rimanga indietro”. È una frase che abbiamo sentito anche dal mondo della politica. In questi giorni a Roma all’incontro del G20 si è affrontato il tema dei vaccini anche per i paesi più poveri. Come comunità cristiana il fare in modo che nessuno rimanga svantaggiato è un dovere. Ne sono testimoni le volontarie e i volontari della Caritas, del suo centro d’ascolto e anche del Banco Alimentare. Ma dobbiamo evidenziare la generosità di molti che hanno voluto in modi diversi contribuire affinché si potesse dare una mano a chi ha sofferto di più in questa situazione di crisi.
Se facciamo queste considerazioni, e potremmo farne anche molte altre, comprendiamo che “riaprire” oggi è importante ma lo dobbiamo fare senza correre, evitando il rischio di ritornare a una situazione peggiore di quella precedente, come è già successo, o di lasciare indietro chi è più provato. Dobbiamo farlo “passo dopo passo” e possibilmente “insieme”, avendo anche la carità di aspettare chi rimane indietro.
Riconsiderare e riflettere attentamente su quanto abbiamo vissuto ci aiuta ad avere quello “sguardo profetico”, cioè lo sguardo di chi è capace di cogliere “nella catastrofe la presenza consolante di Dio” che non abbandona il suo popolo, ma lo sostiene e lo guida verso una rinascita. Il credente sa che la sua fede non lo preserva magicamente dalle difficoltà, ma che dentro ogni fatica, dentro anche la tragedia di questi mesi, Dio è presente, è fedele, e ci indica la strada da percorrere.
Dunque in questo clima di “riapertura” la festa della nostra comunità pastorale diventa per tutti noi l’occasione di pregare, ritrovarci e riflettere sul cammino che abbiamo fatto e su quello che ci attende.
Ecco il programma della festa:
– Domenica 30 maggio ore 18.30
in piazza Matteotti a Gavirate
Messa nella Solennità della SS. Trinità
(sarà trasmessa anche via youtube, in caso di mal tempo si celebrerà nella Chiesa Parrocchiale di Gavirate)
– Sabato 5 giugno ore 21.00
Cortile del Municipio di Comerio
Un passo dopo l’altro
Spettacolo tratto dall’omonimo libro, in cui si alternano immagini, testi, musiche, che raccolgono la vita di noi tutti in questo tempo così particolare che stiamo attraversando.
– Venerdì 11 giugno ore 20.45
Cinema Garden di Gavirate
Maternal
film di Maura Delpero