Oggi si è riflettuto sul brano tratto da Atti 12,24 – 13,3. Uno dei versetti considerati è stato: “Intanto la parola di Dio cresceva e si diffondeva”: è un’espressione tipica negli Atti degli Apostoli. Si ripete diverse volte. La parola di Dio si diffonde anche nei momenti difficili, nelle persecuzioni. All’interno della comunità di Antiochia, di cui si parla in questo brano, viene detto che sono presenti diversi carismi, tra cui se ne citano due: vi sono infatti profeti e maestri.
Il profeta è colui il quale sa cogliere i segni di Dio nella storia concreta. Ci aiuta ad accorgerci di come Dio sta conducendo la nostra vita. Il maestro conosce la Bibbia e la spiega, aiuta ad andare in profondità nel testo sacro.
In una comunità dovrebbe rivelarsi la pluralità nell’unità. Ognuno ha delle qualità particolari che vanno offerte a servizio degli altri. Tornando al brano degli Atti, la comunità di Antiochia non è una folla anonima, ma è formata da persone che vengono citate con il loro nome e che giungono da diverse zone. Inoltre è docile alla guida dello Spirito Santo, il quale chiama Barnaba (il primo, responsabile della comunità) e Saulo (l’ultimo arrivato) ad una missione particolare. I membri sono infatti chiamati ad uscire lì dove lo Spirito li chiama. Ognuno di noi ogni giorno è chiamato a testimoniare la presenza di Dio nei posti in cui viene condotto. Lasciarsi guidare dallo Spirito Santo è mettere la propria vita nelle mani di Dio.
R. L.